MA COSA CI FACEVO A BERLINO?

MA COSA CI FACEVO A BERLINO?

Ve lo racconto nel mio Reportage from Berlin!

“Parigi è sempre Parigi e Berlino non è mai Berlino!”: prendo in prestito questa citazione per descrivere in modo semplice quello che ho provato in questo viaggio. Berlino è una metropoli in continua evoluzione, mai uguale a se stessa, vivace ma rassicurante, indisciplinata eppure composta. Storica, ma modernissima.

Di ritorno dal Progetto Ricerca Style Scouting 2019 organizzato da La Biosthétique Paris, vi racconto che cosa mi ha colpito e ispirato in questo straordinario viaggio tra concept store, musei e gallerie d’arte.

Partiamo da uno spazio dedicato “all’uomo di mondo”, come ha spiegato il suo creatore, André Goerner: il Gentlemen’s Circle in Charlottenstraße, che propone un concetto esclusivo di Barbershop di un tempo, rivisitato in chiave contemporanea. Qui, oltre a rimanere a bocca aperta per l’allestimento prezioso e davvero chic, ho raccolto molti spunti per quanto riguarda la cura del cliente. Il Gentlemen’s Circle non si occupa solo di barba, capelli, manicure e trattamenti viso, ma offre un servizio completo per il “gentleman moderno”, proponendo accessori, abbigliamento, orologi e un angolo bar dove poter chiacchierare gustando un rum con un buon sigaro. Insomma… clienti super-coccolati!

Al civico 64 dell’enorme viale Kurfürstendamm mi sono ritrovata in una specie di enorme astronave! Il Ku64 è uno studio dentistico di ben 4000 mq unico nel suo genere, e il suo motto è, non a caso “Tutto, straordinariamente”. Spazi rotondeggianti e luminosissimi, che richiamano le dune del deserto, aree verdi, farfalle che guidano il cliente da una cabina all’altra… La mission, mi hanno spiegato, era combinare le cure dentistiche con un progetto di benessere totale, e direi che ci sono riusciti. Anche qui, oltre alla meraviglia per uno spazio che non sembrava nemmeno reale, ho provato cosa significhi davvero l’ospitalità: oltre agli ambulatori, infatti, c’è un’oasi di relax, spesso usata anche come location per eventi e set cinematografico, un salone di bellezza e uno spazio bimbi con scivoli e piscina. Hanno fatto le cose in grande, come si dice: Ku64 è stato progettato dagli archistar dello studio GRAFT, il preferito di Brad Pitt. Davvero STRA-OR-DI-NA-RIO!

Vicino a Potsdamer Platz, simbolo della Berlino più moderna, con i suoi grattacieli progettati dai più importanti architetti mondiali – la piazza del Sony Center, per capirci! – abbiamo visitato lo studio della stilista di origine inglese Fiona Bennett. Creatrice di cappelli di fama internazionale, nel suo esclusivo atelier-show room ospita spesso stilisti di alta moda, designer e star dello spettacolo come Christina Aguilera, Katie Holmes e Brad Pitt. Qui ho trovato molte ispirazioni per la cura dei dettagli nell’allestimento sia dell’atelier che della vetrina: nel pavimento in resina sono infatti incastonate le vecchie sagome in legno per cappelli, mentre dalla vetrina è possibile ammirare “dal vivo” la creazione di questi accessori – eleganti, eccentrici, trendy!- ad opera delle sue abili collaboratrici.

Non sono mancate le visite alle mete turistiche più classiche ed emotivamente più “impegnative”: vicino alla maestosa Porta di Brandeburgo, il Memoriale dell’Olocausto, l’impressionante monumento progettato dall’architetto Peter Eisenman, con le sue 2711 steli di diverse altezze, nato per commemorare le vittime della Shoah, e il Museo Ebraico, in parte progettato dall’architetto Daniel Libeskind, che con forme, spazi e luci ha saputo trasmettere in modo profondo e toccante due millenni di storia degli ebrei in Germania. Due luoghi che mi hanno fatto riflettere molto provare forte compassione e un senso di vuoto quasi viscerale.

Ancora, ovviamente, lo storico muro e l’Urban Nation Museum of Contemporary Art, nel cuore del quartiere Mitte, che promuove l’arte urbana a Berlino e, ogni settembre, si rinnova mettendo a disposizione alcuni muri della città ai più grandi artisti della Street Art mondiale per le loro enormi opere d’arte. Opere d’arte come quelle che ho ammirato al Museo di Fotografia della Fondazione Helmut Newton, voluta dalla moglie del grande artista, che raccoglie oggetti, libri, riviste e la collezione privata del maestro dell’erotismo femminile e della fotografia di moda. Chi non conosce i suoi ritratti ai grandi personaggi del ‘900 e le sue opere, apparse su Vogue, Elle, Vanity Fair, Marie Claire… In due parole, bellezza e seduzione!

Questa è stata la “mia” Berlino, per tre giorni. Cosa ci facevo a Berlino?
Mi facevo ispirare dalla sua cultura cosmopolita, dall’arte e dall’architettura, dal suo verde e anche dal suo grandissimo patrimonio storico, che la rende un simbolo (se non IL simbolo) del Ventesimo secolo. Poco affollata, ma meravigliosamente viva. Questa è l’aria, suggestiva ed elettrizzante, che ho respirato lì. A pieni polmoni!

Photo Credits

www.gentlemens-circle.com

www.ku64.de

www.fionabennett.de

www.terrymartin.it

Fissa un appuntamento

Parrucchiere a Vicenza

COMMENTI

LASCIA UN COMMENTO O CHIEDICI UN CONSIGLIO

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila il modulo qui sotto
per Prenotare la consulenza

Compila il modulo qui sotto
per Scaricare gratis l'ultimo she's

Compila il modulo qui sotto
per Vedere gratis i video

Compila il modulo qui sotto
per Prenotare l'appuntamento